Nella villa Mosconi di Sandrà è stato ritrovato recentemente un ampio archivio, estremamente interessante per la storia veronese e non solo, in gran parte ricollegabile alle due figure più significative, dal punto di vista culturale, della famiglia Mosconi: Clarina e Giacomo, rispettivamente madre e figlio.
Fanno parte dell’archivio un consistente epistolario (più di 6000 lettere), con corrispondenti di spicco per l’epoca ottocentesca; una biblioteca storica costituita da volumi risalenti all’incirca alla stessa epoca, affiancata da una collezione di nuptialia e di elogia (alcuni scritti da Giacomo stesso), legati ad eventi matrimoniali o celebrativi che interessarono i vari componenti della famiglia; mappe e disegni del territorio di Sandrà e dintorni; disegni e stampe di artisti noti dell’epoca.

1841 – Minacce sul percorso della nuova ferrovia
La costruzione della ferrovia Milano-Venezia (allora chiamata Ferdinandea) scatena rivalità tremende sul percorso; la storia continua tutt’ora. Uno dei maggiori finanziatori dell’opera, Spiridione Papadopoli (cognato […]