1845 – Mongolfiera in giro per l’Italia

Lettera di Clarina Mosconi alla nuora Cristina Albertoni a Cremona dai suoi genitori con il marito Giacomo Mosconi. Per primo si legge che il giorno prima vi era stata una tromba d’acqua terribile tale da gonfiare e far straripare tutti i torrenti della Valpolicella, con la chiesa di Montorio riempita di ghiaia. Poi ecco il racconto di un evento memorabile; una mongolfiera che si alza in volo dall’Arena di Verona.

Verona  22 settembre 1845

……….pag 2 rigo 13….   Ieri eravi in città tutto il territorio veronese, e vi era quasi tutto Sandrà, perfino Giulio Palazzieri che venne anch’esso per vedere il famoso aeronauta Auban. Oh che imponente spettacolo Cristina mia! Tu sei giovane e lo vedrai e troverai esser veramente bello. Io me lo godei dal nostro terrazzo assieme alla Vittoria e alla Marianna, tutti gli altri andarono in Arena. Feci chiuder a catenaccio il portone e me ne stetti tranquilla sull’alto della nostra casa. L’Arena era piena ed era un grande spettacolo anche questo per chi non l’ha veduto. Il tempo magnifico e di una placidezza tale da meravigliare dopo l’orribile burrasca di sabato. Gli spettacoli che precedettero il volo furono da popolino per quello che mi hanno detto. Alle cinque fece ascendere un palloncino di spia per vedere la strada che avrebbe percorso il Pallone. Alle cinque e tre quarti il sig. Auban con una intrepidezza ed una sicurezza ammirabile, si mise entro la sua cesta e dopo aver fatto due giri attorno all’Arena dispensando mazzetti di fiori e pensè (regali?) si alzò maestosamente nell’aria levandosi il cappello e salutando tutti spargendo sempre pensè fintanto che potè. Si alzò adagio e sempre equilibrato gettò a basso zavorra per potersi alzare, lasciò andare due colombi o tortore, che Dio sa ove sono andate perché non ascendono mai a tanta altezza, e finalmente dopo averlo seguito coll’occhio per tre quarti d’ora, ore di calor di fuoco fintantoché brillava in quell’altezza il sole, e finalmente si fece nero e della grandezza di un cioccolatino e lo perdemmo di vista. Mi pareva che non facesse molta strada e che mancasse il vento, ma questa mattina ignorano ancora ove sia disceso ciò mostra esser egli andato lontano assai verso levante ossia verso Vicenza……Tutti questi viaggiatori di Sandrà (compreso il castaldo e il suo figlioletto) ti baciano la mano e ti salutano…  Giovedì Mr Auban farà un’ascensione a Venezia e poscia andrà a Napoli a divertir gli Scienziati…

ARCHIVIO Mosconi-Negri  N°344
Esposta alla mostra di agosto 2015

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