La raccolta di lettere trovate quasi inaspettatamente nella villa Mosconi di Sandrà è stata una delle scoperte più interessanti per la storia veronese e non solo. A rendere straordinaria la scoperta non è solo l’entità della raccolta (al momento più di 6000 lettere), ma anche la qualità degli scriventi, che va oltre gli stretti ambiti locali. Già sono stati resi noti i più famosi corrispondenti di Clarina Mosconi e del figlio Giacomo: Ippolito Pindemonte, Vincenzo Monti, Cesare Betteloni, la patriota milanese Clara Maffei e il grande poeta Giacomo Leopardi. Una schiera di nomi meno noti, ma con storie di vita straordinarie (come del resto fu straordinario il periodo compreso nell’epistolario) anima il tutto. Le lettere coprono l’arco di tempo che va dagli ultimi anni del 1700 al 1869 (comprendente le guerre seguite alla Rivoluzione francese e le guerre per l’indipendenza). Quello che ne emerge è una descrizione molto viva del mondo nobiliare, del mondo contadino e dei rivolgimenti di quell’epoca.
Viaggio a Firenze, 1830- 28
P.S. Firenze, 25 settembre 1830 (sabato) Mi fermerò a Firenze ancora due o tre giorni, per aspettare un altro incontro di posta, e poi andrò a […]