Viaggio a Firenze, 1830- 28

P.S. Firenze, 25 settembre 1830  (sabato)              

Mi fermerò a Firenze ancora due o tre giorni, per aspettare un altro incontro di posta, e poi andrò a Pisa, alla ambasceria austriaca, per farmi firmare il passaporto1 e sono assai combattuto se abbia da risolvermi a ritornare per Genova. 

Basta, consulterò la borsa e, prima di tutto, vedrò se mi si faranno difficoltà2. Or dunque sospendete di scrivermi, perché le mie dimore nelle città, che intendo visitare, non sono ancora decise. 

Il giorno stesso che partirò di qui, vi annunzierò ove dobbiate dirigere le vostre nuove.

Da alcuni giorni sono qui giunti due giovani Tedeschi provenienti da Roma, i quali mi recarono le nuove di Francesco Annoni3, che ancora si trova colà. Avevano, vedete il caso strano, una lettera per me4, io risposi a Annoni di qui ed esso sollecitamente mi riscrisse con gentilezza, esortandomi a fermarmi e ad aspettarlo. Io però non ho tempo da perdere e quindi gli lascerò i miei saluti e gli darò il buon vederci o a Verona o a Milano.              

Uno scroscio d’acqua continua da due giorni a interrompere il filo delle mie passeggiate d’osservazione. Esso però mi dà agio di scrivere alla Pina e a Bennassù ecco che così mi metto in giornata con i miei obblighi di corrispondenza.

Se continuo così preparatemi alla Gazzera dei buoni pranzetti, perché l’appetito mi serve assai bene. Addio, un altro abbraccio

 Il vostro Giacomo

I passaporti e i visti

I passaporti nel 1830 erano molto diversi dai nostri: erano validi per un anno ed erano rilasciati per una destinazione precisa. Dovevano essere vidimati dalla propria ambasciata anche per il ritorno.

Passaporto di Giacomo Mosconi (1828)

Da notare “Avvertenza necessaria”: Il presente Passaporto dovrà essere rassegnato per la vidimazione in tutti i luoghi, nei quali esistano Uffici di Polizia.

Retro del passaporto

Il passaporto è stato rilasciato per Venezia. I timbri riportano dei viaggi anche a Treviso e a Milano

In alcuni casi bisognava anche indicare il percorso, il mezzo di trasporto, i bagagli, e lo stato sanitario del paese di origine.

«Primaria cura di chi vuol viaggiare in Italia sia provvedesi di un regolare passaporto, e di farlo sottoscrivere dagli Ambasciatori o dai Consoli di tutti gli Stati, ai quali è diretto, o per cui avvisa di passare… Nelle città, ove il forestiero vuol dimorare, la Polizia gli ritira il passaporto, e riceve una carta di permanenza, soggetta ad una tassa che varia secondo i diversi Stati». (Nuovissima Guida del Viaggiatore in Italia, Artaria, 1852).

Un aneddoto storico: in Francia, durante la rivoluzione francese, i passaporti vennero aboliti per pochi mesi, dal settembre del 1791 al marzo del 1792, per affermare un principio di libertà.

Stendhal e le dogane

«… la scorta di pazienza che avrete messo da parte prima di presentarvi in questo paese di piccole vessazioni e piccoli despoti». (Passeggiate Romane, 8 dicembre 1827)

«In un paese dove la polizia è terribile… L’esame che si subisce dura talvolta tre o quattro ore e si è costretti a rispondere alle domande più strane». (Passeggiate Romane, 25 marzo 1828)

Siti di libera consultazione

poliziadistato.it: archivio storico, documenti personali di viaggio. (Selezionare le immagini sotto la voce “Documenti”)

  • Note
  • 1- Il passaporto doveva avere il visto anche per il viaggio di ritorno.
  • 2- Era necessaria l’autorizzazione per il Regno di Sardegna e Giacomo Mosconi non è sicuro che l’ambasciata austriaca gli rilasci il visto.
  • 3- Francesco Annoni (1804-1872) militare e politico italiano, grande amico di Giacomo Mosconi.
  • 4- Francesco Annoni a G.Mosconi, 13 settembre 1830: «La prossima settimana ci vedremo…»
  • AMS: n. 26 lettere di Francesco Annoni a Giacomo Mosconi dal 1830 al 1850.
  • AMS: 1 lettera di Leopolda Cicogna Annoni, madre di Francesco, a Clarina Mosconi (1829)
  • Aristide Calani, Il Parlamento del Regno d’Italia, parte prima, Milano, Civelli, 1860, pp. 24-34.
  • Nuovissima Guida del Viaggiatore in Italia, Milano, Artaria, 1852, p. X. 
  • Martino Sacchi Landriani, La politica della mobilità nel theatrum politica liberale: teoria e storia dell’identificazione in Francia alla fine del XVIII secolo, Scienza&Politica, vol 32, Bologna, Università degli Studi, 2020, pp. 107-125.
  • Stendhal, Passeggiate romane, Milano, Feltrinelli, 2019. ISBN 9788858836491

poliziadistato.it: archivio storico, documenti personale di viaggio: https://www.poliziadistato.it/articolo/10582d950e7b0e5550461723

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