Una scoperta, tra gli eterogenei materiali manoscritti dell’archivio di Villa Mosconi, ha destato e desta tuttora grande curiosità e interesse, per l’indubbia ‘eccentricità’ del ritrovamento. Si tratta del libro, o giornale, di bordo, di un veliero settecentesco: un quaderno di grande formato, in ottimo stato di conservazione, di circa 130 pagine compilate con diligente e nitida grafia.
Pur tenendo conto di legami di parentela della famiglia con l’ambiente armatoriale, creatisi in età più recente (matrimonio a Padova della figlia di Clarina Mosconi, Teresa, con Spiridione Papadopoli nel 1831), riesce tuttora difficile spiegare la presenza a Sandrà di un tale documento, emerso tra carteggi, mappe e libri che, quelli sì, ben si collegano con gli interessi della famiglia Mosconi, le vicende storiche nazionali e quelle, locali, della comunità lacustre di Sandrà.
Ecco quanto ne scrive la dott.ssa Alessandra Garofalo, che a Trieste sta effettuando ricerche e approfondimenti sul viaggio e sulla storia della nave.
Manoscritto unico nel suo genere è il Giornale di bordo della nave “Conte di Zinzendorf”, battente bandiera della Compagnia Imperiale Asiatica di Trieste, che tra il 1782 ed il 1784 viaggiò dall’Inghilterra alla Cina con 133 uomini di equipaggio.
Acquistata l’anno precedente dalla Compagnia austriaca attraverso la Compagnia delle Indie britannica, il Giornale di bordo registra giornalmente gli avvenimenti della nave. Dall’uscita dal cantiere dopo la ristrutturazione di prassi a seguito del cambio armatore, il viaggio verso l’Asia segue la rotta atlantica, passando al largo delle Isole Canarie per poi scendere al Capo di Buona Speranza e incontrare l’Oceano Indiano, fino al passaggio tra le isole di Sumatra e Giava e una fermata per i rifornimenti a Giacarta. Di lì la navigazione prosegue nel Mar della Cina fino alla destinazione finale di Canton, all’epoca principale città di commerci tra Europa ed Asia, dove prodotti asiatici quali riso, tè, spezie e seta venivano scambiati con merci nazionali austriache o acquistati con piastre d’argento.
Il Giornale, tenuto dal Primo Pilotino Pietro Abriani sotto il comando del Capitano Guglielmo Bonus, è il documento ufficiale sul quale fu registrato il punto nave giornaliero, i venti, il meteo, i rilievi della bussola e tutti quegli “accidenti” che influivano sul viaggio, come malattie a bordo, morti, avvicinamenti con altre navi.
La Compagnia Imperiale Asiatica ebbe vita breve (1781-1785) e travagliata e indagini con gli archivi storici viennesi e triestini hanno confermato che il documento in questione è l’unico del suo genere sopravvissuto sino ai nostri giorni.
Nella foto, le pagine nelle quali il compilatore, con molta buona volontà, traccia lo skyline che gli appare al passaggio del Capo di Buona Speranza, il 5 aprile 1784.
E’ possibile leggere l’articolo integrale della dottoressa Garofalo sul giornale di bordo al seguente link: