Viaggio a Firenze, 1830 – 13

Firenze, 14 settembre 1830 (martedì)

Gazzetta di Firenze sabato, 11 settembre 1830

Sono stato alla riunione degli Accademici della Crusca e ho udita una bella prolusione di Giovanni Battista Niccolini1 sulla letteratura Italiana. Questo insigne letterato, con cui sono stato per un’ora e mezzo, mi ha colmato di gentilezze. Egli è affabile e parla in modo da incantarvi.

Sono pure stato a vedere Santa Croce, dove ho esaminate e ammirate molte belle cose.

Tra esse, come posso non parlarvi, prima di ogni altra, del monumento di Alfieri, insigne lavoro di Canova?

Tomba di Vittorio Alfieri

(Antonio Canova, 1757-1822)

Ve ne sono pure di molti altri e, fra questi, uno recentissimo innalzato dai fiorentini al Divino Poeta nello scorso anno, ma tutto sbiadisce al confronto. 

Qualche bella tavola di Giotto, altre di Vasari, di Andrea del Sarto, di Cimabue, del Bronzino, adornano quel magnifico tempio. Nella cappella Pazzi mi incantò l’architettura di Brunelleschi.

Domani andrò finalmente alla Galleria pubblica e un altro giorno al Palazzo Pitti. 

Ora è tempo che finisca, perché il primo tocco è quello delle 3, cioè della chiusura della posta. 

Scrivetemi, perché non ho ricevuta, in tutto e per tutto, che una sola vostra lettera e io ne ho scritte 5. In breve vi darò ragguaglio dei miei progetti. Addio mia cara Mamma ricevete un abbraccio dal

Vostro affettuosissimo Giacomo

P.S. L’acclusa lettera, o abbreviatela, o speditela alla Pina (la sorella Paolina Michiel).

Un abbraccio a Teresina, a Bettina, a Paul, un saluto a quelli che si ricordano di me.

La cultura e l’arte

Assemblea solenne dell’accademia della Crusca.

«Il gran poeta di cui s’onora l’Italia tutta e specialmente Firenze è fonte inesauribile di sapienza…

Dall’Alighieri pertanto prese cominciamento la solenne adunanza; giacché su di esso si raggirò la prosa che disse l’arciconsolo (presidente) G.B. Niccolini.

Riguardollo egli, a giusta ragione, poeta eminentemente italiano ed universale …»

Antologia Vieusseux, n. 119, novembre 1830, p.171

Accademia della Crusca: storia

Santa Croce

«Quando cammino per piazza Santa Croce ho la sensazione che quella non sia una chiesa fiorentina e neppure una chiesa europea, ma una cattedrale costruita da e per la razza umana. Entro le sue mura mi sento a casa come si sente il Granduca, così ospitali risuonano i nomi dei suoi morti illustri. Michelangelo e Galileo sono vissuti per tutti noi». (R. W. Emerson, Dalla Sicilia alle Alpi, 1833)

Santa Croce Basilica

Santa Croce grandi sepolcri e memorie

Santa Croce patrimonio artistico

Santa Croce i capolavori

Santa Croce tomba di Michelangelo

Santa Croce tomba di Galileo Galilei

La voce degli scrittori stranieri

Piazza di Santa Croce

Le impressioni di Stendhal inRoma, Napoli, Firenze”:

«Infine sono arrivato a Santa Croce… Lì, a destra della porta, è la tomba di Michelangelo; più lontano ecco la tomba di Alfieri, fatta da Canova, … scorgo poi la tomba di Machiavelli; e di fronte a Michelangelo riposa Galilei. Che uomini! E la Toscana potrebbe ancora aggiungevi Dante, Boccaccio e Petrarca. Che sbalorditivo gruppo! La mia emozione è tanto profonda che arrivava quasi alla venerazione…

Perso nel bello sublime ne ero tanto preso che potevo dire di toccarlo…

Mi sono seduto su una delle panchine di piazza Santa Croce, ho riletto deliziato i versi di Foscolo che avevo nel portafoglio… Avevo bisogno di una voce amica che partecipasse alla mia emozione…»

«Ma più beata, che in un tempio accolte
Serbi l’itale glorie, uniche forse,
Da che le mal vietate Alpi e l’alterna
onnipotenza delle umane sorti
Armi e sostanze t'invadeano ed are
E patria, e, tranne la memoria, tutto.»
(Ugo Foscolo, I Sepolcri)

Per i lettori curiosi

La tomba di Giovan Battista Niccolini e la Statua della libertà

Siti di libera consultazione

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  • Note
  • 1- Giovanni Battista Niccolini (1782-1861) drammaturgo e membro della Cusca. Ha 48 anni.
  • R. W. Emerson, Dalla Sicilia alle Alpi, a cura di M. Sioli, Como-Pavia, Ibis, 2017, p. 155.
  • Stendhal, Rome, Naples et Florence- suivi d’annexes, Arvensa editions. ISBN: 9791027305308.
  • Università degli studi di Firenze, Mostra, Architetture toscane: Palazzo Medici Riccardi
  • A. Vannucci, Ricordi della vita e delle opere di G.B. Niccolini, Firenze, Le Monnier, 1866.
  • G.B. Niccolini e la censura in: N. Gabriele, Censura teatrale e costruzione del consenso in età risorgimentale, da Memoria e Ricerca, n. 44, Franco Angeli, Milano, 2013, p. 32. <http://hdl.handle.net/11584/66541>
  • Per i topi di biblioteca:
  • Giovan Battista Niccolini, Dell’universalità e nazionalità della Divina Commedia, lezione detta nell’Accademia della Crusca il 14 settembre 1830, in Opere edite e inedite. tomo VII, (a cura di C. Gargiolli), Milano, Guigoni, 1870, pp. 449-480.

I segreti della Crusca: https://www.youtube.com/watch?v=s71sWEADXTE 

La fabbrica dell’Italiano: https://www.youtube.com/watch?v=nHC26ct6HFU

La Crusca, video ufficiale: https://youtu.be/El082IS7HkE

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